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Il nepente dell'Odissea

  • erbefiori
  • 5 ago 2024
  • Tempo di lettura: 1 min


elena regina di troia

Elena di Troia per dissipare la tristezza dai suoi ospiti offre un farmaco fatto con il vino in cui si è tenuta a macerare una pianta, il Nepente, che ha il potere di distrarre dal cuore di chi lo beve i fatti dolorosi che lo tormentano.

... Avverso al pianto,

Avverso all'ira, apportator d'oblio,

La bella donna nelle tazze infuse

Un farmaco, che detto era nepente.

Chi misto al vin lo beve, il giorno intero

D'una sola di pianto amara stilla.

[Odissea, lib. IV, 263-299, trad. P. Maspero, Firenze, 1906]

Non si conosce quale pianta sia il Nepente o quale misto di piante lo compongano. Potrebbe trattarsi della Cannabis capace di ebrezza ed oblio, dell'oppio che dona il sonno e allevia il dolore, oppure di un misto di Mandragora, Belladonna, Stramonio, Giusquiamo, praticamente un misto di quelle erbe che alcuni secoli dopo entrano nella Spongia soporifera.


Le malattie tolgono la vita mediante un processo lento e inesorabile. Estenuano la psiche fino a portare il fisico ad uno stato di estrema debolezza.


Vi è una distinzione veramente sottile tra medicina e magia, tanto che la pozione di Circe per trasformare i compagni di Ulisse in maiali si chiama pharmakon.


circe

Circe Offering the Cup to Ulysses

John William Waterhouse

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© 2025 Divagazioni Pertinenti di Giovanna Masini

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