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La grande cèlia: un frammento di scienza

  • erbefiori
  • 11 ago 2024
  • Tempo di lettura: 1 min

La raccolta della rugiada è un’operazione estenuante, ormai un tantino pesante per il Dottore e sua moglie che stanno accumulando parecchi anni sulle spalle. Di mattino presto, all’alba, stendono un lenzuolo di cotone sull’erba del prato e poi, uno da un capo e l’altro dall’altro capo, camminano nel prato trascinando il lenzuolo che, a mano a mano si bagna, diventa sempre più faticoso riuscire a trainare. Quando è ben zuppo bisogna strizzare e raccogliere la rugiada in un vaso di maiolica per evitare che disperda le sue vires astrali. Evita i recipienti di ferro, di rame o di altro metallo perché creano dei campi magnetici che scombussolano l’aerosol di rugiada e aria, che entrambe sono utili per lavorare nell’athanor le erbe da cui ricavare la materia sottile e impalpabile, quella che, introdotta nel corpo umano, fa ritrovare la salute, gli arcana sottili, impalpabili, solo virtù pura, tutta forza senza materia...prosegui la lettura leggendo La grande cèlia-Novella di Giovanna Masini, Edizioni General Communication, Rimini


rugiada che si raccoglie al mattino

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